Fu all’alba del terzo millennio, quando il mercato del latte vaccino stava entrando in crisi, che i fratelli Gritti hanno sostituito i bovini con le bufale…

Norcini da generazioni, i Casati hanno laboratorio e bottega in una minuscola frazione vicina al traghetto leonardesco sull’Adda (Brianza lecchese).

Realizzati e incartati a mano, i Brutti e Buoni sono una delizia da gustare a fine pasto, in accompagnamento al caffè e ai liquori.

Laboratorio e punto vendita al dettaglio sono a Romanengo, ma i tagli di carne, perfettamente rifilati e conservati, sono acquistabili on-line e spediti ovunque.

Le note di gusto del Violino di pecora sono più dolci e delicate rispetto all’omologo prodotto di capra tipico della Valtellina.

Nel laboratorio-negozio della famiglia Peroni si assiste a uno spettacolo che quasi non si può vedere in alcun altro luogo: quello delle donne di casa impegnate nello stendere la pasta.

La gamma Calvisius – Ars Italica (questa ultima è riferibile l’allevamento che si trova nel Parco del Ticino) si è arricchita fino a diventare unica a livello mondiale.

Casa Burroni è un piccolo borgo a mille metri di altitudine, sulle pendici del Monte Pernice, in Val Tidone…

Anche conosciuto come ‘vaniglia’, per via della naturale dolcezza che deriva dalla cura con cui viene realizzato l’impasto tra carni magre, grasse e cotenna, il cotechino vede come territorio d’elezione il Cremonese.

La Cotognata è stata riconosciuta come Prodotto agroalimentare tradizionale lombardo, proprio perché – da sempre – è una preparazione tipica di questa regione.

Con il cuore dei carciofi che maturano in estate viene preparata una crema dal gusto delicato, dolce, perfetta da spalmare su crostini, da servire come antipasto.

Gualberto Martini, sulle prima alture della Valcamonica, è stato tra i primissimi ad avere recuperato una tradizione che si stava perdendo, quella della produzione del Fatulì.

Le oche qui vengono seguite e controllate quando ancora sono nel grembo della chioccia; quindi allevate libere di scorrazzare e di alimentarsi a piacimento in grandi spazi all’aperto.

Correva l’anno 1962. Dopo vari e ripetuti esperimenti Enrico Panattoni realizza un gelato particolare: una crema bianchissima con all’interno dei pezzi irregolari di cioccolato fondente…

Dal 1880, quattro generazioni si sono avvicendate nel caseificio Angelo Croce. Qui si è saputo mantenere fede alla tradizione del Gorgonzola in versione piccante o – come amano definirlo i Croce – «naturale».

Superlativa è la lingua salmistrata, che viene preparata solo utilizzando quelli di vitelloni maschi, perché più tozza e carnosa.

Si deve a Carlo Maria Recchia, la riscoperta del mais Corvino, antichissima varietà di mais a granella nera con proprietà organolettiche e nutrizionali straordinarie

C’è un motivo per cui il Melone di Sermide e Felonica, piccolo comune mantovano incuneato fra Veneto ed Emilia-Romagna, è così buono: dolce e profumatissimo…

Un tempo le mura che oggi ospitano la Mieleria Moltoni davano asilo alla latteria sociale del paese. Dopo i lavori di restauro, nell’aria si respirano i profumi del miele e di tutti gli altri prodotti dell’alveare.

Partendo dalla lavorazione a latte crudo, in un quarto di secolo di attività il caseificio Lavialattea ha messo a punto una gamma di formaggi straordinaria per qualità e varietà.

Qualità elevatissima per confetture di frutta e giardiniera, ma il top sono le mostarde senapate con garbo. Quella di fragole è fenomenale…

Nella configurazione attuale il frantoio dell’Olearia Caldera è attivo dal 2004. Tuttavia la tradizione olivicola della famiglia Caldera è assai più lunga…

È il Pannerone, da panna, etimologia che non lascia dubbi sul fatto che per produrlo venga utilizzato latte intero lavorato a crudo.

Villa Poma è un nome che, ai gourmet – quelli ‘seri’, ovviamente, non i blogger da quattro soldi... – dovrebbe ricordare qualcosa…

Il Pertus è un salumificio artigianale specializzato nella produzione di prosciutti cotti, tutti ottenuti senza geretto, polifosfati aggiunti, derivati dal latte e glutine.

Dolce, soavemente stagionato, dal retrogusto pulito e lunghissimo e senza alcun additivo chimico né conservanti, il Prosciutto crudo Marco d’Oggione è riconosciuto, dal 1999, come Prodotto agroalimentare tradizionale lombardo (Pat).

L’autosufficienza idrica a temperatura costante – tra i 9 e i 12 gradi tutto l’anno – unita a un modello di coltivazione che tutela la biodiversità, sono alla base di una produzione di riso qualitativamente superiore.

Oltre ai buoni vini Valcalepio, La Rovere della famiglia Magri, mette da alcuni anni la sua firma anche sui salumi ottenuti dalla lavorazione nel laboratorio di casa delle carni dei cinghiali allevati in proprio.

Carni mature quindi, più sode e saporite, ideali per fare salumi di qualità. Come il golosissimo salam nell’ola…

Con alcune differenze operative, la pratica di essiccare gli agoni (pesce strettamente imparentato con la sarda che popola il Mediterraneo) è comune ai laghi subalpini lombardi, specialmente al Lario e al Sebino.

In alta Valcamonica, oltre i 1.500 metri di quota, le casere di malga prendono il nome di Silter. Così il formaggio ivi prodotto, che condivide il metodo di lavorazione con i formaggi di monte dell’arco alpino…

La località si chiama Polo Nord ma niente paura, non c’è bisogno di raggiungere l’Artico per godere della qualità dei salumi della famiglia Bettella, azienda di filiera che alleva i suini pesanti e li trasforma direttamente in proprio o avvalendosi dei migliori artigiani specialisti.

I contadini-caricatori-casari d’alpe della Val Gerola conferiscono ora lo Storico Ribelle al centro di stagionatura allestito a Gerola Alta…

Il prodotto più rappresentativo è lo Stracchino all’Antica delle Valli Orobiche, preparato con latte intero, manco a dirlo lavorato a crudo, ma soprattutto a caldo, cioè appena munto.

Erborinato a due paste naturale, ottenuto cioè senza aggiunta di muffe (penicillum), lo Strachitunt è prodotto solo con latte intero raccolto nelle stalle della Val Taleggio.

Un tempo chiamato Granone, ora questo formaggio prende il nome di Tipico Lodigiano, e si narra sia il capostipite di tutti i formaggi, perlomeno di quelli che si iscrivono alla categoria dei grana.

Nella Bassa mantovana, proprio nell’ultimo comune – quello di Sermide e Felonica – incuneato fra Veneto ed Emila-Romagna, si produce una particolare focaccia alle cipolle: il Tiròt.

Pare che il nome Ceresara – piccolo comune dell’Alto mantovano – derivi dal latino cerasum (ciliegia), proprio perché in queste terre era molto diffusa questa coltivazione.

Cremona è la citta del Torrazzo, dei violini e del Torrone. Ma è anche la città ove il Torrone – incredibile a dirsi – diventa il ripieno di un eccellente tortello.

Terreni soleggiati e ricchi di minerali conferiscono allo Zafferano Collina d’Oro una ricca dotazione aromatica, esaltata dalla cura nell’essicazione…