Piazza XXV Aprile, 10
Milano (MI)
Un tempo chiamato «Alice», questo ristorante è rinato con l’acronimo della famosa cuoca Viviana Varese, ora attiva in vari progetti improntati su sostenibilità e inclusione, anche nella sua terra natia (la Campania). Dunque eccola al secondo piano di Eataly, nella bella piazza in zona Moscova Garibaldi. ‘Viva’ è anche un ottimo aggettivo per descrivere il locale e la cucina di questo ristorante, molto colorato e ‘instagrammabile’ nel design, con la sua cucina a vista e le ampie vetrate con panorama sulla piazza.
I piatti raccontano le origini del Sud della cuoca, ma anche il suo percorso di ricerca e il passato glorioso nelle cucine di Marchesi e Adrià, attraverso abbinamenti decisi e sapori intensi, anticipati da originali nomi di fantasia: «testa di rapa» (gnocco liquido di cima di rapa con acciuga, acqua di provola affumicata e peperoncino) o «spugna di mare» (cozze al burro nocciola, mandorle di Noto e dragoncello). Da non trascurare le portate di carne, tra cui il celebre «Non togliere l’osso a Mario» (ossobuco al barbecue con diaframma, tartare di Fassona piemontese, cipollotto, maionese alla senape e neve all’aceto) oppure i dolci come la namelaka con piselli e cioccolato bianco, spuma di pistacchio salato, granita al cetriolo.
Servizio curato. Carta vini con quasi ottocento referenze e una particolare selezione di Marsala. Tre sono i menu degustazione: «La storia è viva», «Re-VIVA-l» e «Viva il mare», rispettivamente a 140, 170 e 190 euro, oppure à la carte sui 90 euro per due portate e un dessert.