— Ratanà
Via Gaetano de Castilla, 28
Milano (MI)
Ratanà
Turno di chiusura: mai
Ferie: variabili in agosto; periodo natalizio
La cucina guarda a una tradizionale milanese leggermente modernizzata, con piatti immancabili come il «Risotto alla vecchia Milano» con gremolata, midollo e sugo d’arrosto e le polpette croccanti di ossobuco con salsa verde.

Vicino alla stazione di Porta Garibaldi e attorniato da un grande parco, questo locale nato nel 2009, prende il nome dal pret de Ratanà (curato e guaritore nato in questo quartiere). Si trova all’interno dell’edificio storico che in origine era un deposito ferroviario: gli antichi legni e ferri sono stati recuperati e impiegati nella realizzazione degli arredi della sala interna e del dehors.

La cucina guarda a una tradizionale milanese leggermente modernizzata, con piatti immancabili come il «Risotto alla vecchia Milano» con gremolata, midollo e sugo d’arrosto e le polpette croccanti di ossobuco con salsa verde. Trovano spazio, secondo stagione (la carta cambia spessissimo), anche ingredienti del resto d’Italia, ad esempio la Fassona piemontese, proposta in tartare con fondo bruno, tuorlo d’uovo e insalatina di primizie. Diverse le pietanze di pesce, come il lingotto di trota affumicata con rucola selvatica, tuorlo fondente, pepe verde e rapanelli. Per concludere torrone allo zafferano.

In sala il servizio è curato da una valente sommelier che gestisce una cantina che annovera ben seicento etichette provenienti da piccoli produttori (anche dall’estero); ogni bottiglia presente nella carta può essere acquistata da asporto, come in enoteca. A pranzo la proposta «Schiscèta» offre un piatto unico e un calice a 24 euro. Sui 65 euro, scegliendo dalla carta.