— L’Alchimia
Viale Premuda, 34
Milano (MI)
L’Alchimia
Turno di chiusura: mai
Ferie: variabili
La cucina punta su una selezione di ingredienti scelti con cura, alternando materie prime ‘nobili’ ad altre più ‘umili’ ma comunque ricche di gusto. La proposta tende a interpretare i prodotti, attraverso suggestioni derivanti dalla tradizione delle cucine regionali italiane.

Vicino a Porta Monforte, il ristorante L’Alchimia (dall’accattivante atmosfera, elegante ma non formale) si trova al piano terra, diviso tra sala interna e i pochi tavoli all’esterno, utilizzati perlopiù dagli avventori del lounge bar.

La cucina punta su una selezione di ingredienti scelti con cura, alternando materie prime ‘nobili’ ad altre più ‘umili’ ma comunque ricche di gusto. La proposta, composita e accattivante, tende a interpretare i prodotti, attraverso suggestioni derivanti dalla tradizione delle cucine regionali italiane. Il wafer di ricciola cruda – per esempio – si accompagna al prosciutto crudo di Maiale Nero dei Nebrodi con crema di arachidi e pomodoro confit, mentre il risotto allo zafferano si veste ‘alla piemontese’ nel «Milano – Langhe» (mantecato alla milanese con tartare di Fassona e polvere di Nocciola Tonda Gentile). Secondi sia di pesce sia di carne, fra i quali spicca il complesso Coniglio grigio di Carmagnola in tre servizi: alla Wellington, gyoza alla piastra e friggitello al tonno di coniglio. Per chiudere in bellezza «Luna», ovvero sfera e mousse al cioccolato Caramélia con cuore di frutti esotici, guacamole dolce di avocado e latte di cocco. Il servizio è curato, seppure troppo impostato.

La selezione dei vini vanta circa seicento referenze, fra Italia e Francia, proposte a prezzi un po’ troppo alti. Il menu degustazione, di cinque piatti, è proposto a 110 euro; ci si attesta sui 90 scegliendo à la carte.