Via Gran Paradiso, 2/3
Origgio (VA)
Nascosto in una via defilata del centro del paese, questo spigliato ristorante – dal bel design moderno –, gestito da un cuoco entusiasta – Michele Mauri – propone una cucina di taglio personale, slegata dalle tradizioni locali e basata sulle potenzialità degli ingredienti.
Le ricette, che invero non appaiono complesse, sembrano giocare sull’istintualità di abbinamenti consolidati, rivisti alla luce di una moderata creatività di ispirazione contemporanea. Carne e pesce si inseguono in carta, come voler idealmente coprire geograficamente tutta la Penisola. Così il Nord è rappresentato da dei buoni gnocchi di farina mantecati al burro d’alpeggio con crema di ortiche. Il Centro da un gustoso lampredotto «tiepido e speziato», accompagnato da spuma di pane toscano e bruschetta al burro e aglio. Il Sud da un fritto di triglie con fagiolini, frutta acidificata e acqua tonica profumata al rosmarino. Le Isole dalle bavette con dentice, bottarga e bergamotto. Se il risultato d’insieme può apparire composito, all’atto pratico i piatti appaiono centrati e gustosi: ben pensati e ben eseguiti.
La selezione dei vini non è ampia ma consente comunque una notevole scelta fra bianchi, rossi e bollicine (queste ultime sia italiane sia francesi). Il servizio è cortese e attento. Il conto si attesta intorno ai 70 euro. Tre sono i convenienti percorsi di degustazione: vegetariano (a 50 euro), baccalà (60 euro), «5 portate» (69 euro).