Via Piero della Francesca, 64
Milano (MI)
La location di questa insegna è per certi versi insolita: si tratta di una vecchia stazione ferroviaria sulla linea che collegava Cadorna a Saronno, attivata nel 1929 e dismessa nel 2003. Un monumento architettonico della storia urbana milanese dimenticato… sino a quando, qualche anno fa, non è risorta a nuova vita.
Ma trasformare una stazioncina periferica in un ristorante di tono non è da tutti. Ci è riuscito Pino Scalise che a Milano aveva già tramutato una chiesa sconsacrata nel Gattopardo, club esclusivo molto mondano. Il restauro dell’ex stazione è stato conservativo e ora La Bullona è un ambiente lussuoso: ingresso, due sale, un bancone dedicato alle crudità di mare, un cocktail bar, un dehors e non mancano opere d’arte tra cui sculture. Lusso che trapela anche dalla carta dei cibi e dei vini. È un ristorante di pesce con ampio spazio per crudi ossia plateau mix, caviale, sashimi e tartare di crostacei, di molluschi, di pesce. La cucina è ricercata, tesa a trasformare le eccellenti materie prime in piatti che possano esaltarle, senza rinunciare a spunti creativi. Alla carta, oltre ai primi piatti e alle insalate tiepide di crostacei, i secondi caldi (più elaborati, ma sempre con misura) che spesso utilizzano le cotture alla griglia e al forno. Inappuntabile il tataki di tonno con semi di papavero, peperoncino e aceto balsamico, perfetto nella sua semplicità.
E chi volesse un richiamo di terra non ha che da provare le scaloppe di foie gras su cappesante scottate e pan brioche. Dopo cena si alza la musica e il ristorante si trasforma in club. Ricca cantina. Si spendono circa 100 euro.