— Contrada Bricconi
Via Bricconi, 3
Oltressenda Alta (BG)
Contrada Bricconi
a cena da giovedì a lunedì, sabato e domenica a pranzo
Turno di chiusura: martedì; mercoledì; a pranzo giovedì e venerdì; a cena domenica e lunedì
Ferie: variabili
Michele Lazzarini, talentuoso ex head Chef di Norbert Niederkofler, ha deciso di lasciare il St. Hubertus per tornare a casa e continuare a fare quello in cui crede: raccontare il lavoro agricolo e la cultura della montagna mediante il supporto ai piccoli produttori locali…

L’esperienza inizia lungo la strada, prima trafficata e caotica, poi sempre più calma fino a diventare romita e tortuosa nell’ultimo tratto. Poco meno di un’ora da Bergamo, durante la quale il cambio progressivo del colpo d’occhio prepara allo spettacolo finale: un insieme di antichi edifici rurali affacciati, come in un balcone naturale, sulla natura incontaminata delle Alpi Orobie. In questo paradiso Giacomo Perletti ha perseguito, fin dal 2011, un progetto di riqualificazione all’insegna della sostenibilità.

Sotto il profilo gastronomico la svolta avviene undici anni dopo, nel 2022, quando, una volta affidati i fornelli (e i camini) a Michele Lazzarini, l’attività agrituristica prende la direzione del fine dining. Dopo nove anni trascorsi al St. Hubertus (la celeberrima insegna dell’hotel Rosa Alpina, a San Cassiano, in Alba Biadia), e dopo aver contribuito in modo determinante al raggiungimento dei grandi successi di Norbert Niederkofler, Michele ha portato qui, vicino al proprio paese di origine, una delle più pure e intense interpretazioni della cucina di montagna, che fa leva su una profonda conoscenza delle tecniche ancestrali di conservazione e preparazione dei prodotti locali, unita a un’eleganza innata nella composizione e presentazione dei piatti.

Il menu è uno solo, costa 115 euro, e prevede dodici portate, una più coinvolgente dell’altra: dagli gnocchetti con erbe e fiurit (latticino derivato dal siero della ricotta) al coregone con salsa koji; dall’anguilla con miele di rododendro alla «caramella di siero». Servizio sorridente e leggero e carta dei vini già ben fornita, ma destinata a crescere ancora.