— Torre di Pisa
Via Fiori Chiari, 21
Milano (MI)
Torre di Pisa
Turno di chiusura: mai
Ferie: mai
Il locale si affaccia con numerose vetrine su via Fiori Chiari, e si sviluppa in una moltitudine di sale e salette che non si sono modificate nel tempo così come il pavimento di mattonelle, la sala degli arazzi, le sedie di legno…

Questa insegna aprì i battenti a Brera nel 1959, quando gli ‘etnici’ a Milano erano i ristoranti toscani e le pizzerie. La Torre di Pisa, vuoi per la posizione, vuoi per l’appeal, divenne presto un luogo di incontro dei frequentatori della Brera non ancora turistica. Negli anni artisti, intellettuali, generazioni di milanesi si sono dati appuntamento qui, per respirare l’atmosfera della trattoria con i tavoli ravvicinati, attovagliati con tanto di coprimacchia, apparecchiati da camerieri in gilet nero. Il locale si affaccia con numerose vetrine su via Fiori Chiari, e si sviluppa in una moltitudine di sale e salette che non si sono modificate nel tempo così come il pavimento di mattonelle, la sala degli arazzi, le sedie di legno…

Ma soprattutto è rimasta intatta quell’aria un po’ retrò che tanto piace al pubblico di habitué e non solo. La cucina, a sua volta, propone i piatti della tradizione con qualche inevitabile aggiornamento considerato che agli esordi le tagliate non c’erano, così come le tartare di filetto di manzo. Chi cerca i piatti della memoria, qui troverà l’antipasto toscano con i crostini ai fegatini e alla salsiccia, le polpettine, oppure il prosciutto di Pratomagno tagliato al coltello, la fiorentina, i cantucci con il Vin Santo… Motivo di orgoglio sono gli gnocchi e i ravioli fatti in casa. E visto che siamo a Milano, in carta non può non esserci, unica concessione alla meneghinità, il risotto Carnaroli mantecato.

In cantina un’ottantina di referenze, molte delle quali sono Chianti, Brunelli e Bolgheri. Si spendono all’incirca 60 euro.