— Langosteria
Via Savona, 10
Milano (MI)
Langosteria
Turno di chiusura: domenica; lunedì a pranzo; martedì a pranzo
Ferie: variabili
Per indagare i motivi di tanto successo occorre tornare al format della prima Langosteria: ambiente contemporaneo, servizio sartoriale, materia prima ittica così ricercata da rappresentare un parametro per la città e infine uno chef capace.

Come intraprendere una storia di successo in ambito ristorativo? Se si potesse scegliere una sola persona a cui chiedere consiglio all’inizio di una nuova avventura imprenditoriale, in quanti non cadrebbero sul nome di Enrico Buonocore? La sua Langosteria di via Savona, a quasi vent’anni dall’apertura, non accenna a rallentare ed è punto di origine di una serie di satelliti di pari successo a Milano (Langosteria Bistrot, via Privata Bobbio, 2; Langosteria Café, Galleria del Corso, 4; e, ultima nata, Langosteria Cucina, sempre in via Savona 10), a Paraggi, a Sankt Moritz e a Parigi, dove condivide la scena, all’hotel Cheval Blanc, con il locale più richiesto della città: Plénitude di Arnaud Donckele.

Per indagare i motivi di tanto successo occorre tornare al format della prima Langosteria: ambiente contemporaneo con spazi contenuti tra i tavoli come nei bistrot parigini, servizio sartoriale, materia prima ittica così ricercata da rappresentare un parametro per la città e infine uno chef capace come il trevigiano Denis Pedron. Nessun azzardo e nessuna svolta creativa nei suoi piatti, ma mestiere, eleganza e rispetto del prodotto. Lo testimoniano i cavalli di battaglia della carta, come il plateau royal, le tagliatelle con gli scampi reali di Norvegia, lo Chateaubriand di cernia nera alla brace, il king crab alla catalana.

La cantina planetaria governata, come tutte le altre del gruppo, da Valentina Bertini, è un ulteriore, fondamentale, elemento di richiamo. Menu degustazione a 150 euro, alla carta non meno di 100 euro, destinati a crescere secondo appetito e scelte.