Via del Popolo, 31
Piadena (CR)
Pare di entrare un po’ in un’altra epoca, varcando la soglia di questa storica insegna, posta sulla strada che collega Mantova a Cremona. Si deve superare la prima sala, con il suo bancone del bar, per accomodarsi in una delle salette dedicate al ristorante vero e proprio, arredate sì con sobria semplicità, ma comunque confortevoli e curate. # La cucina, che si esprime seguendo le stagioni, è una epitome della gastronomia tradizionale di questa landa, indivisa fra la provincia gonzaghesca e quella dei liutai, preparata con mano eccellente (solo assai raramente capita che qualche piatto non sia all’altezza), ottime materie prime e profonda conoscenza delle ricette antiche. Sicché in carta ci sono sia i tortelli di zucca, qui però con «soffritto dolce di pomodoro», sia i marubini (che, appena oltre confine, cambiano nome, diventando ‘agnoli’) in brodo o ‘in sorbir’ (ovvero in brodo, ma con l’aggiunta di un poco di Lambrusco). Il lesso di manzo, lingua, cotechino e testina con salse e mostarde è irrinunciabile, come pure il sapido arrosto di punta di petto di bue al forno con provolone dolce. Presente anche qualche piatto a base di pesce d’acqua dolce. Bella selezione di formaggi e ottimi dolci. # La cantina riserva numerose sorprese: è difatti ricca di etichette del territorio ma anche di blasonate bottiglie italiane e francesi (pure in vecchie annate), proposte a prezzi corretti. Il servizio è affabile ed è curato dal proprietario, Omar Bertoletti. Il conto, assai onesto, si attesta sui 50 euro.