Viale Umbria, 126
Milano
Il locale è composto da un’ampia sala, una saletta e uno chef’s table. Il cuoco, Roberto Di Pinto, partenopeo, forte della propria tecnica culinaria, appresa anche in Francia, in Giappone e in numerosi altri Paesi, si muove in una dimensione di libera creatività. Dalla carta traspare internazionalità, ma anche napoletanità: in questo senso un piatto fusion sono i ravioli ripieni di coniglio all’ischitana con funghi e miso d’orzo. In cantina circa quattrocento etichette, alcune disponibili al calice, con particolare attenzione ai vini campani, oltre a una selezione di Champagne. La carta, che elenca una dozzina di portate, è affiancata da tre menu degustazione: «Sine Tempore» (omaggio a Napoli), «Sine Confini» (l’evoluzione) e «Sine et Statis» (l’attualità), rispettivamente a 110, 135 e 155 euro, mentre à la carte due portate a 90 euro, e tre portate a 120 euro.
