Via Brughiera, 49
Villa d’Almè (BG)
Una casa di campagna magnificamente trasformata in ristorante di tono: con rifiniture, arredi e opere d’arte di valore nelle sale, una cantina antica con pareti in sasso dove stuzzicare un aperitivo nell’attesa, e un pergolato in giardino per l’estate.
Altrettanto raffinata è la cucina che si avvale – e si sente, anche perché lo stile tende a enfatizzarle – di materie prime di altissima qualità. Pesci e crostacei, carni e verdure, vengono elaborati in tutte le loro parti con dovizia e precisione nelle cotture, negli abbinamenti, nelle presentazioni. Tra le ultime creazioni: fagioli di Soragna con cotechino e lenticchie Beluga; piovra ghiacciata in brodo di giuggiole; pastasciutta di mare all’estratto di pomodori secchi con calamaretti; variazione di agnello lucano; composizione di astice blu: in cacciucco livornese, alla boscaiola, e con la sua chela in tempura accompagnata da maionese alle erbe. Dolci di livello, come «Messico»: namelaka al miele, cioccolato bianco e jalapeño, foglie di tabacco, papaya, agave al Margarita e sorbetto di ciliegie.
Accurata selezione di vini (a prezzi però non proprio abbordabili). Servizio professionale. Menu degustazione a 110 e 120 euro; alla carta si parte da 70 euro per un minimo di due portate salate.
