— Acquerello
Via dei Patrioti, 5
Fagnano Olona (VA)
Acquerello
Turno di chiusura: lunedì; martedì a pranzo; domenica sera
Ferie: variabili
Una proposta, quella di Acquerello, che ignora i confini di genere, ma che è lontana da una banalizzante concezione fusion: se nei piatti compaiono suggestioni orientali è a completamento e supporto di un’armonia pensata e realizzata nel canone di una elegante, schietta, personalissima cucina d’autore.

Silvio Salmoiraghi è una figura di spicco della ristorazione lombarda e nazionale, dalla statura tecnica e creativa consolidata. L’incontro con il coreano Choi, dal cognome assai più impervio della sua luminosa espressività culinaria, è stato come la congiunzione di due lune. Oggi ad Acquerello ci siede per godere di realizzazioni solo all’apparenza classiche e per lasciarsi sorprendere dalle stratificazioni che in ogni preparazione si sovrappongono, lasciando trasparire, boccone dopo boccone, una profondità che ha pochi confronti.

Una proposta, quella di Acquerello, che ignora i confini di genere, ma che è lontana da una banalizzante concezione fusion: se nei piatti compaiono suggestioni orientali è a completamento e supporto di un’armonia pensata e realizzata nel canone di una elegante, schietta, personalissima cucina d’autore, identitaria e fortemente italica. Pietanze come lo storione servito con caviale e purè di sedano rapa, piuttosto che l’animella, «cottura italiana e sensazioni speziate», sono lì a dimostrarlo.

Sono disponibili due percorsi degustazione, rispettivamente da 150 e 170 euro per quattro e sei portate. Due anche i pairing, da cinque e sette calici, a 90 e 110 euro. Si mangia in una sala ampia, con tavoli ben distanziati, sobrissima nell’allestimento e asciutta nel design. Servizio giovanissimo ma partecipato.