Via Roma, 26
Rognano (PV)
In mezzo alla campagna pavese, in una cascina dell’Ottocento, restaurata con gusto senza snaturarne l’atmosfera contadina, si trova questo confortevole e accogliente locale che propone una cucina di valore, ben salda nella proposta e centrata nei gusti.
A guidarla è un cuoco entusiasta che, oltre a vantare grandi doti nella preparazione dei lievitati (pani, colombe e panettoni, che vengono lavorati nell’annesso laboratorio), mostra capacità tanto nel selezionare materie prime di qualità (i tagli di carne, anche giapponese, da lunga frollatura, cotti alla brace di legna di quercia, castagno e ulivo, ne sono un ottimo esempio), quanto nell’interpretare con personalità alcuni ‘classici’ di cucina regionale. Sempre ottima si conferma la rivisitazione della parmigiana di melanzane che si trasforma in un millefoglie accompagnata da tre consistenze di Parmigiano: «caldo, freddo e croccante». Mentre il risotto alla milanese veste i panni di un plin piemontese, ripieno di midollo, zafferano e burro. Di gran gusto anche il brasato al Barolo e Amarone accompagnato da polenta. Non mancano alcune pietanze di pesce.
Discreta è la selezione dei vini che, seppur non ampia, propone (a prezzi un po’ alti) un buon ventaglio etichette italiane e straniere, con attenzione anche alle produzioni naturali. Il servizio è affabilmente familiare. Molto bello è il dehors dove si mangia nella bella stagione. I menu degustazione sono tre, e sono proposti a: 50, 65 e 90 euro. Se ne spendono all’incirca 80 alla carta. Presenti alcune camere per prolungare la sosta.
