Lombardia a Tavola

In provincia di Pavia, ma poco distante da Milano, alberga un bell’esempio di cascina tradizionale lombarda. A guidarla la splendida e numerosa famiglia Ricciardella: in particolare Marco, che supervisiona la sala e cura una carta dei vini interessante in relazione al contesto. Suo fratello Giovanni, poi, è un cuoco molto bravo, con importanti esperienze da Davide Oldani e Antonino Cannavacciuolo. La cucina è di impostazione tradizionale e lombarda con più di qualche suggestione piemontese e tante materie prime di eccellenza. Si può iniziare con un superbo Prosciutto Pata Negra “Bellota” stagionato 48 mesi e tagliato al coltello, per poi proseguire con risotti eseguiti magistralmente ma senza dimenticare il signature dish dello Chef, i Plin alla Milanese con 40 tuorli (di cascina, ovviamente!) ripieni di midollo con burro e zafferano. Un capitolo a parte meritano, poi, le carni frollate almeno 30 giorni: costate, fiorentine e un fantastico Controfiletto di Wagyu giapponese caratterizzato da una fantastica marezzatura. Un indirizzo ghiotto, caratterizzato da un’offerta ampia che convince a 360 gradi. Unico aspetto migliorabile sono i tempi di servizio che, a volte, risultano un pò lunghi. Il servizio è cortese e molto professionale, la carta dei vini interessante, soprattutto sul versante dei vini naturali. Tre i menu degustazione a 45, 60 e 90 euro, alla carta si spende sui 75 euro.