Via Fra Galgario, 4
Milano (MI)

Kappou nasce dalla fusione del termine “katsu”, l’azione del tagliare con il coltello, e “pou”, “bollire” o “cucinare”, ed è l’emblema di questo ristorante in zona ovest di Milano. A condurre la cucina è Yoshikazu Ninomiya, già noto nella città meneghina per il suo locale precedente, Fukurou. L’ambiente, raccolto e minimale, apre sul bancone della cucina da cui poter vedere lo Chef all’opera, e a cui consigliamo di accomodarsi. La cucina di Ninomiya è composta di semplici e ottimi ingredienti; il menù spazia dagli antipasti, come il Takowasa – polpo marinato nel wasabi fresco – o la Namagaki, ostrica cruda servita con soia e bergamotto; al Sashimi, Nighiri e Maki fino ai piatti caldi e i fritti come l’ottima Guancia di ricciola alla griglia e il Tori no Karaage, pollo fritto marinato con salsa di soia e aglio. Componente spesso proposta è la Wagyu, di qualità A5, che trova largo spazio nel Wagyu yukke, o in insalata, nel sashimi dedicato, nella bistecca e bollito, fino alla cotoletta Wagyu Katsuretsu. A pranzo, la selezione più ristretta di piatti contempla un’offerta di bento box, come la Jubako Kaisen Special, composta da una selezione di sashimi, gambero rosso e uova di salmone su letto di riso. In accompagnamento ai piatti nipponici si può optare per una birra dalla selezione o un vino dalla carta. Il servizio, cortese e attento, non manca nel dispensare dettagli dei piatti per completare l’esperienza. Il prezzo medio alla carta di 80 euro è in linea con la proposta offerta.