Via Alessandro Tadino, 43
Milano (MI)

Entrare da Immorale Osè vuol dire essere pronti a intraprendere un viaggio che tocca l’Italia, lambisce l’Asia, e porta sempre più lontano. Un’esplorazione intorno al mondo e ad un mondo di sapori, dove nulla è lasciato al caso, nemmeno l’allure semi-industriale e le luci soffuse, teatro di una cucina coraggiosa, di contaminazione e sostanza. Vengono proposti piatti che giocano sui colori, sulle evocazioni e sulla carnalità stessa degli ingredienti, puntando molto sulla consistenza oltre che sul sapore. La stagionalità delle materie prime, oltre alla predilezione per verdure e legumi, nonché il richiamo ai sapori di Giappone e Medio Oriente, restituiscono una vera e propria esperienza globetrotter, che sa conquistare il palato. Così in Capesante, tartufo nero, mayo di corallo e alghe l’acidità data dalla susina fermentata è il perfetto bilanciamento alla dolcezza del mollusco. In Pomodoro San Marzano, anguria marinata e salsa di peperoncino fermentato è lo stesso pomodoro a riempirsi di se stesso, con un Marinda a crudo che è un omaggio all’Italia. Una nota di merito va ai dolci, come per l’Eclair craquelin, che nel suo dualismo dolce-salato si rende emblema di una cucina fondata su contrasti e abbinamenti insoliti. Che si scelga il pairing studiato da Elisa Maccioni o si esplori l’assortita carta dei vini, l’esperienza di viaggio è assicurata. Mediamente alla carta la spesa si aggira attorno agli 80 euro.